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L'uscita è prevista comunque prima o poi nel 2025, ma intanto il cast di giovani teen invecchia

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Difficilmente arriverà a scalzare Glee dal podio di serie tv più famigerata di sempre, ma di certo Euphoria ci sta mettendo tutto l’impegno possibile. L’ultimo tassello alla fama ingloriosa e maledetta è arrivato ieri lo spostamento in avanti della produzione imminente della terza stagione (la seconda si era chiusa nel 2022). «Nell’attesa di una nuova data, tutto il cast è libero di esplorare altre opportunità», recita la nota diffusa da HBO.

Quello che è successo e che, Sam Levinson – il creatore della serie già stoppato dallo sciopero degli sceneggiatori – ha bisogno di più tempo per mettere insieme gli episodi e le complicanze dei vivacissimi e depressissimi teen. «Ma la serie si farà», dice sempre HBO. Con uscita non ufficiale prevista comunque per il 2025 (anche se quel «sometime», cioè prima e poi, fa l’effetto del meme di John Travolta che gira su sé stesso). E con il cast, a sei anni dal debutto, diventato nel frattempo molto più maturo.

Jacob Elordi fa 27 anni a giugno, Zendaya 28 a settembre, Sydney Sweeney 27 anche lei a settembre. Altro che ragazzini in fregola e in assuefazione di sostanze stupefacenti: più giovani adulti al primo contratto di lavoro e forse al primo quiet quitting. Elordi ci aveva scherzato su durante un’ospitata al Tonight Show, immaginando per sé una soluzione alla Benjamin Button, un de-aging digitale. Oppure per tutti i personaggi un salto temporale in avanti.

Un’ipotesi rilanciata da The Wrap, che avrebbe sentito una persona vicina alla produzione. Secondo questo informatore la produzione di Euphoria 3 sarebbe stata appunto rimandata per permettere a Sam di ricalibrare la storia in una fase tutta post East Highland High School. Una fase anche meno spinta e caotica, meno droga party, soprattutto dopo il fallimento di The Idol, la serie sempre di Levinson (e sempre su HBO, che però ha negato l’associazione) chiusa dopo la prima stagione e una sequenza discreta di critiche a trama, scene di nudo, tono e obiettivo.

Hunter Schafer e Zendaya in “Euphoria”. (Eddy Chen-HBO)

Euphoria 3 rimandata: ma la serie si farà

Prima di questo stop, le informazioni sulla terza stagione erano limitate a una trama da film noir, in cui Rue (Zendaya) avrebbe esplorato cosa significa essere una persona con principi in un mondo corrotto (qualunque cosa voglia dire). Tuttavia, di Euphoria ha sempre interessato maggiormente tutto quello che emergeva durante i periodi di inattività.

Ovverosia i presunti diverbi sul set, il caratteraccio di Sam, le indiscrezioni su certi comportamenti da primadonna. Anche la sensazione di un cast quasi dissociato dal racconto. Lì a chiedersi se ci sarebbe stata un’altra stagione e la direzione della serie. Soprattutto i tre attori che più hanno giovato della serie: tornare o non tornare, dopo Dune, dopo Saltburn, dopo Tutti tranne te. (Ci sono contratti firmati per cui certo che tornano, al contrario di altri usciti attorniati da dichiarazioni e smentite.)

Barbie Ferrara in “Euphoria”. (Eddy Chen-HBO)

L’uscita di Barbie Ferreira

«Non volevo più essere la migliore amica grassa». Cioè Kat Hernandez, l’amica sovrappeso delle ragazze che (nella prima stagione) ha un percorso di empowerment anche piuttosto interessante.

Cercando di trovare una formula precisa sull’uscita dalla serie, avvenuta nell’agosto 2022, Barbie Ferreira ha chiuso con questa formula precisa le polemiche su litigate con Sam e quel giorno che avrebbe abbandonato il set dopo un duro scontro. La diceva più o meno un anno fa, tormentata dai gossip a proposito del ridimensionamento (peraltro evidente) del suo personaggio (una vendetta dell’autore?).

E invece la decisione di interrompere dopo Euphoria 2 pare fosse stata concordata tra lei e Sam. Consapevoli che esaurita Kat in versione dominatrice per la ragazza non c’era una grande futuro nello show. Sul fatto che difficilmente un’attrice è contenta che il suo personaggio venga fatto morire senza lottare, nessun dettaglio. Tantomeno dagli altri membri del cast.

La morte di Angus Cloud

Di altro impatto invece la morte, avvenuta nel luglio dell’anno scorso, del giovane Angus Cloud (25 anni), l’attore che interpretava Fez. Overdose accidentale il referto finale. Un esito che è una strana coincidenza con l’attività di Fez nella finzione. Con il suo stralunamento misto a candore e violenza. Nonché il finale-mattanza della seconda stagione, in cui soccombe in una scena alla Scorsese dopo avere instaurato un’intesa promettente con Lexi, la sorella di Cassie (Sydney Sweeney).

La fine di questo povero ragazzo, pianto da tutti i colleghi, non ha fatto altro che aumentare il circo attorno alla serie che forse ha troppo scherzato con i comportamenti estremi raccontanti con sguardo glamour. Trucco glitter e profondità da reel Instagram. Ma che però ha centrato uno stato d’animo generale di afasia teen. Nuovo e uguale a ogni altro, da James Dean ad appunto Cloud, sparito senza un mito solido sulle spalle nel più simbolico dei collegamenti con Euphoria: cioè il non raggiungerla mai.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'articolo Stop a “Euphoria 3”: la produzione della serie è stata rimandata sembra essere il primo su iO Donna.


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